Prima e dopo l’impianto
La migliore scelta
La scelta del sito e delle caratteristiche del vigneto, in termini di genetica, materiali e sesti sono tappe fondamentali nella progettazione di un vigneto. Errori in questa fase comprometterebbero il risultato sia sotto il profilo tecnico che economico. Scelte ottimali sono premianti nell’ottenimento di prodotti di alta qualità.
La vocazionalità ambientale è un fattore irrinunciabile nelle produzioni vitivinicole.
Conoscere il profilo del terreno e quindi le caratteristiche chimico-fisiche consente di adottare la scelta più idonea in termini di portinnesto garantendo l’adattamento della varietà al sito prescelto.
Diventa quindi indispensabile l’analisi chimico-fisica del terreno, da effettuarsi prima dell’impianto del vigneto.
L’impianto in vigneto
La posa delle barbatelle deve essere effettuata tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.
Effettuando l’impianto in questa stagione si sfruttano le piogge primaverili necessarie per compattare la terra sull’apparato radicale e a garantire l’idratazione della parte ipogea.
Le temperature moderate di questa stagione limitano la disidratazione della barbatella favorendone il germogliamento.
Indicazioni tecniche per l’impianto tardivo delle barbatelle
L’impianto tardivo (dal 15 maggio circa in poi) non è raccomandabile in quanto la primavera volge al termine e con essa le temperature miti e le piogge utili ad un rapido affrancamento radicale. Ricordiamo che nel ciclo annuale della vite due sono i picchi di sviluppo radicale: la primavera e l’autunno. L’impianto tardivo ritarda fortemente la pianta accorciandone il ciclo ed esponendola, in momenti inopportuni, sia a crisi idrica che a forti attacchi peronosporici di tarda estate riducendo i livelli di lignificazione e agostamento e di conseguenza la sopportazione al rigore invernale. Con attenti accorgimenti si possono tuttavia ottenere un buon attecchimento e sviluppo se l’impianto è fatto entro la metà di giugno.
In allegato vengono fornite indicazioni su come operare correttamente per ottenere risultati soddisfacenti.
Indicazioni tecniche
per l’impianto dei vasetti
La tecnica del “cartonaggio” meglio conosciuta come produzione in vasetto, prevede la fornitura di una pianta di vite, ovvero barbatella, ottenuta nello stesso anno di posa in vigna ed è caratterizzata da un apparato radicale di recente costituzione sviluppato in un vasetto di torba e terriccio adatto a tale sviluppo, un portinnesto e un nesto saldato attraverso un callo di nuova costituzione. Dal nesto escono uno o più germogli a garanzia di uno sviluppo fisiologico dello stesso soggetto. La pianta, nonostante la sua giovanilità, è caratterizzata da uno sviluppo del tutto normale nell’assorbimento radicale, nel trasporto di linfa e nell’emissione di nuovi germogli, tuttavia rappresenta materiale delicato che necessita di cure attente ed esperte da parte dell’acquirente. Il vasetto viene fornito da Vitis Rauscedo in cassette di plastica con le piante verticali. In allegato vengono fornite indicazioni su come operare correttamente per ottenere risultati soddisfacenti.